In una notte di giugno ho toccato le tue labbra, rosse come il sangue che ho perso dai miei occhi, persi su volti spenti.
Ho toccato la tua pelle ardente, morbida, così simile alla mia che ho tremato al sol pensiero di perderla per sempre.
In quella notte di giugno mi sono innamorata, in quella notte di te mi son dimenticata.
In una notte di luglio dita intrecciate come rami spogli sotto il cielo stellato.
Ritmi senza tempo scandiscono secondi eterni, sorrisi, frasi sussurrate ai bicchieri vuoti.
Sabbia dentro al cuore, gratta le ferite, le sotterra, nuove sensazioni dentro al suono della notte.
In quella notte di luglio mi sono innamorata ancora, perdendo l’ultimo ricordo di chi ha perso la sua ora.