E mi ritrovo qui, cercando di creare del tempo che non esiste, con gli occhi stanchi, pesanti, la mente che si ribella a qualsiasi sforzo e il corpo che trova la forza di andare avanti nelle piccole cose.
La società ci annienta. Ci prendiamo impegni, ci impongono impegni, le nostre vite passano con lo sguardo fisso sull’orologio, contando i minuti, i secondi, riflettendo sul tempo a nostra disposizione. Ogni attività si incastra all’altra perfettamente, costringendoci a correre come trottole da un punto all’altro della città, frenetici, impazzendo quando un qualsiasi contrattempo ci fa perdere anche un singolo minuto.
Sarebbe bello potersi fermare anche solo un attimo, ma anche oggi pranzerai al volo, sempre che tu riesca a pranzare, e correrai per prendere il posto migliore, cercando di mantenere viva l’attenzione per vanificare le tue corse contro il tempo. Devi dare il 100% o anche di più, devi essere quella persona che riesce a fare tutto, e magari anche bene, perché se ti guardi intorno c’è sempre chi riesce a fare più di te, ma come fa? Non hai neanche il tempo di chiedertelo.
Ci sentiamo a disagio se perdiamo del tempo, se tardiamo ad arrivare ai nostri obiettivi, ed è tutto dato dalla competizione non detta con noi stessi e con gli altri. Vuoi fare tante cose, devi fare troppe cose, e come fai quando non vuoi dover scegliere tra dovere e piacere? Metti tutto te stesso per esserci, per essere quella persona sempre presente e in prima fila, quella persona che dorme 6 ore a notte, e male, che segue le lezioni o lavora (o entrambe), che organizza le uscite con gli amici, che studia, va in palestra, che cerca di ritagliarsi un momento anche per le sue piccole passioni, ma che dentro non vorrebbe fare altro che stendersi e lasciare che il tempo scorra senza più nessun pensiero.
Mi chiedo ora se vale veramente la pena fare tutto questo, se correre per soddisfare le nostre aspettative e quelle altrui sia veramente la cosa giusta. Forse dovremmo tutti fermarci un attimo, senza sensi di colpa, senza rimorsi o rimpianti, fare tutto con i nostri tempi, imparando a riscoprire il piacere del potersi perdere in un pensiero, in un’immagine, una poesia o un po’ di musica.
Fermiamoci ad ammirare ciò che ci circonda, perché correndo perdiamo i dettagli di un mondo che forse non è tutto da buttare.